Così come Davide sfidò Golia, anche Flow – Un mondo da salvare (2024) di Gints Zilbalodis sta sfidando Studio Ghibli, Disney e DreamWorks: un film d’animazione a basso budget che fa bene al cuore.
La trama
In un mondo in cui sembra che l’umanità sia scomparsa, un gatto cerca di sopravvivere fra la natura di una foresta e la sua vecchia casa. La sua vita viene stravolta quando si verifica un aumento del livello dell’acqua che ricopre interamente la superficie terrestre. Il protagonista si salva solo grazie a una barca che galleggia nei paraggi, con a bordo un pigro capibara. Nel corso del viaggio si aggregheranno un lemure, un labrador e un serpentaio e l’equilibrio del gruppo oscillerà costantemente fra ordine e caos.
Fare arte con poco
A pensare che l’opera è stata realizzata con soli 3.5 milioni di euro e il software open source (non protetto da copyright e liberamente modificabile dagli utenti) Blender, viene da domandarsi dove finiscano le decine di milioni di dollari impiegate dai grandi studios durante la realizzazione di un film. Per rigor di cronaca, va specificato che l’opera è lontana dalla perfezione, ma, rapportando il risultato finale alle condizioni di partenza, la considerazione non può che essere estremamente positiva.
La delicatezza della narrazione accompagna costantemente i protagonisti attraverso immagini pressoché dipinte, la caratterizzazione dei personaggi è fedele alla realtà (con alcune lecite licenze poetiche) e il comparto sonoro non è mai ingombrante, benché si tratti di un film privo di dialoghi.
Per di più, è una storia che scientemente taglia fuori riferimenti cronologico-spaziali con l’obbiettivo di sviluppare una poetica digitale, sfruttando anche piani sequenza di buona fattura e giochi di riflessi mai banali.
Fortunatamente, la pellicola non è passata in sordina come era possibile accadesse e, dopo essere stata presentata in anteprima il 22 maggio 2024 nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes, ha ottenuto un meritato premio come miglior film d’animazione ai Golden Globe 2025 e due candidature agli Oscar: miglior film d’animazione e miglior film internazionale.
Non sono certo i premi a dare valore a un film, ma, quando si tratta di opere indipendenti, essi sono cruciali per far arrivare al pubblico opere che altrimenti non lo raggiungerebbero.
Nella speranza che Flow conquisti il cuore di milioni di spettatori, consigliamo la visione di questa chicca dell’animazione.