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Fidanzata in Affitto: la nostra recensione

“Fidanzata in affitto” arriva nelle sale italiane, una commedia divertente e leggera, senza troppe pretese in un genere duro a morire ma che non finirà mai di funzionare.

Jennifer Lawrence torna al cinema, dopo due film impegnati come “Don’t Look Up!” e “Causeway” si cimenta con una commedia brillante.

La vincitrice premio Oscar interpreta Maddie, una ragazza di 32 anni che vive in una ridente località balneare da sempre e per arrotondare il suo stipendio da barista si presta come autista di Uber. Questo non basta per saldare i suoi debiti con la banca. Dopo che il recupero crediti gli ha preso la macchina, la ragazza dovrà cercare di salvare anche la sua casa.

L’opportunità non tarda ad arrivare, Maddie trova un annuncio dove una ricca coppia propone una macchina, in cambio la candidata dovrà aiutare il loro timido figlio Percy (Andrew Barth Feldman) a sbloccarsi nell’approcciarsi con gli altri, e nel particolare fargli perdere la verginità prima di andare al college.

La ragazza accetta, dando il via a situazioni che riusciranno a far strappare un sorriso allo spettatore.

Questo è un film che si può definire “scolastico”, ma che comunque riesce a far ridere con molte battute che per quanto scontate e prevedibili riescono nel loro intento.

Con una struttura narrativa vista e rivista in tantissimi altri film dove al centro è presente una relazione che ha come scopo un secondo fine.

La regia di Gene Stupnitsky trasforma le situazioni che possono sembrare banali in qualcosa di spassoso. Il regista, infatti, non è nuovo al genere; infatti, ricordiamo che Stupnitsky è stato uno dei produttori della famosa serie “The Office US”.

La Lawrence entra alla perfezione nel ruolo, anche se non si può definire uno dei suoi ruoli migliori. Chi mi ha sorpreso di più è stato Andrew Barth Feldman, il giovane attore classe 2002 si approccia nel suo primo ruolo da protagonista nei migliori dei modi, con convinzione e un carisma che non si vede tutti i giorni tra le nuove leve.

Nel concludere, mi sento di consigliare questo film a tutti coloro che intendono passare una serata al cinema nella maniera più rilassante possibile, con spensieratezza e divertimento, in un film che non va preso troppo sul serio, ma che riesce nel suo scopo di intrattenere per un’ora e quarantacinque minuti.

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