Recensioni

65 – Fuga dalla Terra: la nostra recensione del film

Siamo davvero soli nell’universo? E se 65 milioni di anni fa un visitatore si fosse schiantato sulla Terra, come cambierebbe la storia?
Oggi vi parlo di 65 – Fuga dalla Terra, un film tanto atteso quanto criticato oltre oceano, con protagonista Adam Driver in un’atmosfera thriller, leggermente horror, ma pienamente sci-fi.
Scritto e diretto da Scott Beck e Bryan Woods, sceneggiatori di A Quiet Place, supervisionati dal genio di Sam Raimi, ci troviamo davanti a un progetto che, in soli 93 minuti di durata, scuote lo spettatore con un mix di scene profondamente emotive e altre colme d’azione e suspense, senza però esagerare con la spettacolarità, come se non si volesse ostentare il budget speso per la produzione del film.

La trama è abbastanza intuibile già dopo i primi 20 minuti di visione e abbastanza banale, seppur presenti qualche colpo di scena che scatena la curiosità dello spettatore, questo perché la storia narrata è un diverso punto di vista di un racconto che ci viene insegnato fin da bambini e, probabilmente, anche il motivo per il quale tutti, da bambini, abbiamo amato (e amiamo ancora) i dinosauri.

65 – Fuga dalla Terra è la storia di Mills (Adam Driver), un pilota affermato di navi spaziali che per far fronte alle dispendiose cure per la malattia di sua figlia, parte per una missione che sarebbe dovuta durare due anni ma che, sfortunatamente, viene stroncata poco dopo la partenza a causa di una massa di asteroidi che obbliga Mills e la sua nave a effettuare un atterraggio di emergenza su un pianeta sconosciuto, che successivamente si rivelerà essere la Terra.
Dopo lo schianto, tutto l’equipaggio, precedentemente criogenizzato, di Mills non sopravviverà, fatta eccezione per Koa (Ariana Greenblatt), una bambina di 9 anni che terrà con sé e che lo aiuterà, per tutto lo spiacevole soggiorno in una giungla piena di lucertoloni famelici, a ritrovare la sua nave per tornare a casa.

Non vi farò spoiler per non togliervi il gusto di assaporare questo prodotto particolare e diverso dai soliti film hollywoodiani a tema dinosauri, ma vi prometto che a fine visione non sarete così tanto amareggiati dalla trama semplice perché vi sarete soffermati sicuramente su altri aspetti positivi del film.

Una caratteristica che ho trovato particolarmente geniale, per esempio, è la quasi totale mancanza di dialoghi articolati, ma mi spiego meglio: i due protagonisti parlano lingue diverse e non riescono a comprendersi tra loro con le parole e, per capirsi e far capire allo spettatore le loro intenzioni e i loro pensieri, utilizzano un linguaggio potentissimo fatto di espressioni facciali e movimenti del corpo, infatti la maggior parte delle scene nella giungla si focalizzano sull’interpretazione non verbale dei due attori, che dimostrano ampiamente le loro doti attoriali eccellenti e la loro sintonia.

Tuttavia, se da un lato troviamo dialoghi impattanti “non detti”, dall’altra abbiamo qualche dialogo di approfondimento del background dei protagonisti non proprio soddisfacente: pochi dettagli su Mills, la sua famiglia e il suo lavoro e background quasi totalmente assente per Koa.
Questa pecca, però, risulta abbastanza trascurabile se ci si sofferma sull’obiettivo del film: 65 – Fuga dalla Terra è incentrato principalmente sulla fuga dalla Terra, appunto! Pochi fronzoli, poca azione, ma rappresentata a dovere, e una forte emotività tendono a far risultare il film godibile, anche se nulla di troppo eccezionale.

Un’altra nota parecchio positiva è la forte presenza di Sam Raimi nelle scene dove prevale il senso di suspense, accentuate e ben fuse con il comparto sonoro curato da Danny Elfman, compositore e collaboratore ufficiale di Sam Raimi stesso e Tim Burton.
La suspense, la colonna sonora e un buon montaggio scansionano bene il ritmo del film, ma queste caratteristiche purtroppo non bastano per renderlo un capolavoro del suo genere.

In conclusione, posso dire di aver trovato 65 – Fuga dalla Terra un prodotto gustoso e particolare, con una trama semplice e un po’ banale, godibile anche per i non appassionati di cinema: un’ora e mezza di tensione, emozioni e scene action di una narrazione che ribalta completamente il punto di vista della storia che tutti conosciamo.
E tutto ciò mi lascia anche con una domanda ironica: e se fosse proprio a causa della brutta vicenda con i dinosauri che le civiltà aliene non vogliono più mettere piede sulla Terra?!

Vi ricordo che potete vedere 65 – Fuga dalla Terra dal 27 aprile 2023 in tutti i cinema d’Italia.

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